Un giro all’interno di Villa Paganini ad Alleghe


Hey raga! Finalmente riesco a scrivere questo post!
Finalmente in due sensi: il primo – più pratico – è che finalmente ho una giornata di calma e pace in cui posso concentrarmi; il secondo è che – nonostante io sia sempre vissuta ad Alleghe (tranne una breve parentesi veneziana) negli ultimi 25 anni non sono mai riuscita a mettere piede in questa favolosa villa prima d’ora.

Due cose serie sulla villa:

Villa Paganini Ruspoli – questo il suo nome completo – è una villa veneta situata sulle sponde del lago di Alleghe, in territorio però del comune di Rocca Pietore (di cui porta il vessillo nella sala d’ingresso). Fatta costruire dall’ingengere Roberto Paganini e dalla moglie, la principessa Elena Ruspoli, per trascorrervi le vacanze estive sulle Dolomiti. Fu inaugurata alla fine dell’800 e da allora contribuisce alla magia del luogo grazie alla sua spiccata eleganza architettonica.
Al suo interno si ammirano sale affrescate e mobili intagliati assieme a materiali di costruzione quasi totalmente della zona. 
Io però non vi voglio fare la lezioncina noiosa, io adesso vi racconto quella che è stata la mia visita alla villa no matter what!

le cugine dolomitiche vanno in villa

La Giulia che riposa nel sottotetto di Villa Paganini.

Alcuni di voi forse non conoscono mia cugina Giulia.
Beh, ve la presento. Eccola qua di fianco!
Se considerate me una scellerata, sappiate che lei ha tre anni di esperienza più di me! Ci vediamo poco, ma quando ci vediamo…

Per intenderci, quando siamo arrivati dai mitici volontari del FAI Giovani di Belluno (che hanno ordito e guidato questa visita super mega figa) e abbiamo appreso che il nostro turno sarebbe stato dopo più di un’ora, non ci siamo per nulla scoraggiate e siamo andate a berci una birra.
Beh, magari più di una. Comunque non troppe, dai.

La visita era guidata e in compagnia di un’altra ventina di persone. Subito, proprio nel vialetto d’ingresso dopo i cancelli, si respira un’aria aristocratica che poco ha a che vedere con quelle che sono le abitazioni semplici e rustiche delle Dolomiti. Si percepisce già da fuori l’aura misteriosa e fuori posto che questa villa sprigiona. Da fuori, almeno secondo il mio ignorantissimo parere, non è che sia la villa più affascinante del mondo… ma appena si varca la soglia d’ingresso si spalanca la bocca quasi automaticamente: wow!
La prima sala è la più sfarzosa, come da manuale. La più decorata, la più figa insomma. Certo, era quella a dare l’idea generale di ricchezza e importanza a chi ci entrava.
Non so, immagino un artigiano che fornisce un suo lavoro al sig. Paganini e, recatosi in villa per la consegna, entra nella sala d’ingresso (che sarà anche l’unica che vedrà). Come poteva non credere che tutta la villa fosse così? Erano furbi i ricchi… lo sono ancora, diciamo!
Pavimenti in marmo, affreschi su tutte le pareti e i due stemmi rispettivamente del Comune di Rocca Pietore (sul cui territorio si trova e con cui era stato stipulato un accordo per la costruzione) e della casata dei Savoia, al tempo monarchi d’Italia.

A sinistra si trova la sala della musica, con un pianoforte del ‘700 ancora ben funzionante e pareti affrescate con decorazioni floreali di gran gusto. In questa sala ha suonato per anni Claudio Baglioni durante i suoi soggiorni estivi al Alleghe. (ah, gli anni ’80!)

A destre la sala del caminetto, probabilmente dove i proprietari ricevevano gli amici e gli ospiti di una certa importanza. Qui purtroppo gli affreschi alle pareti hanno subito molto il corso degli anni, ma ciò ha reso le foto davvero molto tumblr devo dire.

Al primo piano, oggi servito da un moderno ascensore fatto installare dai penultimi proprietari (sigh!), si trovano gli alloggi e le stanze da letto, assieme agli sfarzosi bagni in  marmo. Qui le stanze si presentano più spoglie, semplici, meno pretenziose proprio perché adibite a stanze di vita quotidiana e non dovevano dimostrare alcunché. I mobili presenti, tutti fabbricati da artigiani locali in legno locale, vantano degli intagli a dir poco fantastici.

La stanza dei cimeli, così come l’hanno chiamata presumo i volontari del FAI Giovani di Belluno, conteneva tra le altre cose una cassa di birra americana, segno del passaggio delle truppe durante la guerra.

La soffitta, svuotata e spoglia, ad un occhio comune poteva risultare inutile da visitare… ma il tetto è a quattro falde con quattro capriate, che da quello che mi ricordo dal corso “Architettura e arte musulmana” che ho frequentato nella mia vita precedente, significa che è una figata!

Ma basta con queste descrizioni… vi lascio una gallery da sfogliare con le immagini che ho scattato quel giorno e vi lascio anche le mie Instagram Stories che hanno riscosso un discreto successo nei giorni a seguire 🙂

Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti sotto!

photogallery:

Questo slideshow richiede JavaScript.

le mie instagram stories di quel pomeriggio:

 

4 pensieri su “Un giro all’interno di Villa Paganini ad Alleghe

  1. sara ha detto:

    Per me, che non sono riuscita questa estate a visitare la Villa, ho trovato molto

    interessante la photogallery. Non immaginavo tanta bellezza in una casa, benché signorile, di Alleghe.
    Vista da fuori lasciava pensare ad un interno normalissimo che invece si è rivelato ricco d’arte, di storia e molto piacevole da vedere.
    Grazie all’Alleghe funivie,alla brava e simpatica Blogger Amina e alla cugina Giulia per il supporto.

Lascia un commento